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Europei pista: Elisa Balsamo e Vittoria Guazzini regine del Madison


Anche la giornata conclusiva dei Campionati Europei pista porta quattro medaglie all’Italia nelle ultime quattro gare in programma. La prima a salire sul podio è la sprinter Miriam Vece, bronzo nei 500 TT, seguita a ruota dal ventenne Jonathan Milan nel KM TT. Nel Madison l’Italia domina in campo femminile con la coppia Balsamo-Guazzini, conquistando il trono, e con la coppia Lamon-Moro che regalano all’Italia l’ultimo bronzo di una trasferta davvero da incorniciare.

Ricchissimo il bottino finale: 14 medaglie di cui 3 ori, 7 argenti e 4 bronzi (e due nuovi record italiani nel quartetto rosa e nell’inseguimento individuale donne) che valgono un 3^ posto nel medagliere per Nazioni, guidato da Gran Bretagna davanti a Russia, a fronte del fatto che l’Italia è risultata la nazionale con più medaglie vinte.
Azzurri sul podio nelle discipline veloci: Miriam Vece nei 500 TT e Jonathan Milan nel KM TT – Miriam Vece, già bronzo ai mondiali di Berlino 2020 nella specialità (il primo nella storia azzurra), nonché argento europeo tra le U23 nel 2019 e tricolore nella specialità, torna ancora sul podio e si conferma tra le migliori specialiste. Sulla pista bulgara la ventitreenne di Crema ferma il cronometro sul tempo di 33726. Davanti a lei la russa, iridata 2019, Daria Shmeleva. in 32720, e argento alla connazionale Anastasiia Voinova (due volte campionessa del mondo nella specialità), in 33719. Pochi millesimi di secondo separato Miriam dall’argento, segnale evidente che dall’azzurra ci si può aspettare altri successi in futuro.

A distanza di pochi minuti, l’Italia può esultare ancora: è di nuovo siluro Milan ad arricchire il bottino azzurro. Nel KM TT il ventenne friulano (portacolori CTF) esprime ancora la sua potenza e, dopo gli argenti del quartetto e dell’inseguimento individuale conquistato solo ieri, firma una nuova piccola impresa, portando a casa il bronzo in 1’01”009.
Una medaglia, questa, che si aggiunge nella specialità a quella di Francesco Lamon, ai Giochi di Minsk del 2019 (argento). Ricordiamo che Jonathan ha solo 20 anni e si prende la soddisfazione di portare a casa un risultato in una disciplina difficile alle spalle di atleti del calibro del ceco Babek Tomas, oro in 1’00”517, e il britannico Ethan Vernon, argento in 1’00”99.

Madison donne: show con la coppia d’oro Elisa Balsamo e Vittoria Guazzini – Spettacolo puro sull’anello bulgaro, grazie alla coppia Balsamo (22 anni) e Guazzini (20 anni il 26 dicembre) nel madison, che riescono a vestire la maglia dell’Unione dopo un testa a testa fino all’ultima volata con la coppia russa, sopravanzata alla fine di un solo punto.
Le atlete di Salvoldi nella prima parte vincono quattro su sei sprint. A circa metà gara attacco della Russia che guadagna un giro e punti preziosi, passando in testa. A due sprint dall’arrivo (venti giri ancora da percorrere), la Gran Bretagna è ormai fuori dal duello per l’oro (poi bronzo all’arrivo con 38 punti). Il testa a testa tra Italia e Russia è fino all’ultimo sprint. Le azzurre centrano il penultimo sprint e dominano quello conclusivo con un cambio tempestivo Guazzini-Balsamo a volata cominciata e perentorio successo della piemontese. Risultato finale Italia 52 punti Russia 51.

Madison Uomini: Francesco Lamon e Stefano Moro chiudono la spedizione con un bronzo – Anche l’ultima gara che chiude la rassegna continentale porta una medaglia all’Italia. A pensarci è la coppia azzurra Francesco Lamon e Stefano Moro che nel madison conquistano il bronzo con 33 punti in una corsa ricca di colpi di scena. L’oro è vinto dalla Spagna (51 p.) che ha messo le cose in chiaro fin dalle prime battute. Argento al Portogallo dei fratelli Oliveira con 43 punti.

Più che soddisfacente il bilancio azzurro: 14 medaglie di cui 3 ori, 7 argenti (due dai quartetti, con le Rocketsgirls di Salvoldi che registrano un nuovo record italiano (4’13”632) e dagli azzurri di Villa nonostante le assenze pensanti di Ganna, Scartezzini e Bertazzo) e 4 bronzi.
Meritano di essere ricordati anche le medaglie di Rachele Barbieri (nell’eliminazione), tornata ai livelli di qualche anno fa; Martina Alzini, che firma il nuovo record italiano dell’inseguimento individuale (3’26”836); Jonathan Milan ancora molto giovane ma in grado di mettersi al collo tre medaglie; Silvia Zanardi e Matteo Donegà nella corsa a punti, anche loro con grandi margini di crescita davanti.

E’ chiaro il comune denominatore di questa trasferta in Bulgaria: l’età molto bassa di tutti i protagonisti che consegna allo sport italiano, nonostante la stagione difficile a fronte della complessa situazione sanitaria, un settore fondamentale per le Olimpiadi in salute e con un buon numero di atleti in grado di tenere alto il livello tecnico complessivo per i prossimi anni a venire.

Fonte Federciclismo

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.